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sabato 14 maggio 2011

Herbal - Chimical Essences

Sono rimasta sconvola dalla lettura di quest'articolo "beccato" per caso su internet...
Eppure, dopo aver provato un prodotto di questa casa, ne ero rimasta davvero contenta. Lo shampoo mi piaceva, anzi mi piace molto ed è abbastanza delicato sui capelli oltre a lavarli per bene. Non credevo che un marchio che addirittura col nome ricorda le erbe, quindi qualcosa di naturale, potesse attuare delle pratiche tanto disumane e terribili...
Riporto l'articolo in questione e lascio a voi la possibilità di farvi un'idea... Io sicuramente non userò più questo marchio...
<<La Herbal Essences produce prodotti per capelli: shampoo, balsami styiling. Nonostante il nome dall’assonanza con ciò che è naturale, ecologico, sano, pulito, i prodotti di Herbal Essences sono poco naturali e molto industriali, dei prodotti di chimica di sintesi, tanto che la ditta avrebbe dovuto chiamarsi “chemical essences”!
Ma non è tutto, la
Herbal Essences fa esperimenti su animali vivi e addirittura esemplari femmine incinte poi uccide le mamme e i cuccioli
se riescono a venire al mondo.Uno degli elementi chimici presenti nei prodotti della Herbal Essences è stato somministrato ad animali incinta per mezzo dell’alimentazione forzata.
Gabbie anguste e tubo in gola
Ogni
animale è stato messo in isolamento in gabbie anguste che hanno provocato loro ulcere ai piedi e molte altre ferite. Ogni giorno per due settimane veniva loro somministrato l’elemento chimico da sperimentare, in dosi differenti, per mezzo di un tubo infilato in bocca per far scendere il prodotto direttamente in gola.
Si tratta di una procedura di sperimentazione inutile, stressante, dolorosa e sadica che danneggia gravemente la gola e gli organi interni dell’
animale e anche i cuccioli ancora non nati.
Soffocati con l’anidride carbonica
Alcuni
animali incinta sono stati irrimediabilmente intossicati per aver assunto dosi dell’elemento chimico in proporzioni di cento volte superiori a quelle che possono essere assunte in natura da un essere umano! Poco prima di partorire gli animali sono stati uccisi in un modo orribile e doloroso: soffocati con l’anidride carbonica. Molte migliaia di cuccioli sono stati fatti nascere, separati dai cadaveri delle madri per essere successivamente uccisi e smembrati.
Il butilparabene
Il test è stato fatto dagli “scienziati” della Procter & Gamble, la multinazionale americana di cui fa parte la Herbal Essences. Per maggiori informazioni:
http://www.hurtfulessences.org/about-herbal-essences.php
L’elemento chimico testato negli
animali incinta è il butilparabene. Su questo elemento esiste una ricca e varia documentazione scientifica che dimostra la sua sicurezza per uso esterno. Quando viene ingerito, il butilparabene può dividersi in diverse sostanze tossiche e risulta velenoso.
Prodotti “cruelty free”
Quando vedete la pubblicità accattivante della
Herbal Essences pensate all’inutile orrore che nascondono i suoi prodotti all’apparenza così naturali e non comprateli. Se volete dei prodotti efficaci e naturali cercate nelle erboristerie, da Lush o orientate le vostre scelte verso quei prodotti dal marchio “cruelty free”. Per una lista delle ditte “cruelty free”: http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html  >>.
Cosa ne pensate????

3 commenti:

  1. noooooo non è possibile........anch'io l'ho usato.....ma sul sito garantiscono che non fanno esperimenti su animali....non è possibile!!!!!!

    RispondiElimina
  2. Io quest'articolo l'ho trovato in internet e l'ho riportato per intero... ma leggendo bene è la multinazionale Procter & Gamble che fa di questi esperimenti... la H.E. ne fa parte... io spero solo che si dissoci da tutto ciò... ripeto che i prodotti erano buoni, almeno a me piacevano... cmq cercherò di trovare altre informazioni sperando che ci sia la smentita!

    RispondiElimina
  3. Ho trovato su tgcom:

    I cosmetici amici degli animali
    Scegliamo i trucchi non testati sulle cavie

    Dire sì alle creme di bellezza e ai prodotti per il maquillage, ma senza far male ai nostri amici a quattro zampe. Sono sempre di più le persone in cerca di cosmetici "buoni" con gli animali e sicuri per chi li usa: ora per conoscerli meglio e individuarli al momento dell'acquisto è disponibile una guida, proposta dalla Lega antivivisezione.
    Il testo si intitola "Guida pratica al non testato su animali". è disponibile online sul sito www.lav.it e sarà distribuito in centinaia di piazze italiane durante il prossimo fine settimana. Ai banchetti informativi della Lav realizzati per l'occasione si potrà anche aderire alla raccolta di firme in difesa del bando totale Ue che prevede, entro il 2013, l'entrata in vigore del divieto totale di testare e
    commercializzare ingredienti sperimentati su animali in tutto il territorio comunitario. Uno stop che, avverte l'associazione, rischia però di slittare.

    "Ogni anno - sottolinea la Lav in una nota - nell'Unione europea sono migliaia gli animali, tra topi, cavie e conigli, costretti a 'farsi belli' con rossetti, profumi, dentifrici, creme, shampoo e perfino con le iniezioni di botulino. Può sembrare surreale e invece accade davvero: nei laboratori europei questi animali muoiono tra atroci sofferenze, sacrificati senza alcun fondamento scientifico per testare questi prodotti, e nonostante esistano più di 200.000 ingredienti cosmetici già disponibili sul mercato in grado di soddisfare ogni esigenza".

    I cosmetici non sono tutti uguali, precisa la Lav. Esistono infatti cosmetici non testati su animali, che offrono insieme garanzie di eticità e di sicurezza per i consumatori. Per riconoscerli, basta cercare sulla confezione la scritta "Stop ai test su animali. Controllato da Icea per Lav". Oppure si può trovare il logo europeo che raffigura il coniglio, simbolo dello Standard internazionale.
    "Sono alcune decine - continua la Lav - le aziende nazionali ed estere, anche appartenenti alla grande distribuzione e di facile reperibilità sul mercato, che hanno aderito allo Standard internazionale "Stop ai test su animali", e tutte sono elencate sulla Guida pratica distribuita dalla Lav.

    Spiega Michela Kuan, biologa e responsabile di Lav vivisezione "Il 2013 dovrebbe rappresentare l'anno decisivo per la fine di questi inutili e dannosi test, ma il divieto europeo rischia di slittare di altri 10 anni: La Lav vuole scongiurare questo rischio, che comporterebbe un ritardo nel progresso della ricerca e in termini di sicurezza, e per migliaia di animali ancora sofferenze e morte".

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